10/10/2021 - Che cosa è la melatonina?

Conosciuta e utilizzata per le sue proprietà di regolazione dei ritmi sonno veglia, di riduzione degli effetti del Jet-lag, la melatonina è una molecola di origini antichissime presente sia nel regno animale che vegetale.

 

Dove si trova la melatonina

La melatonina è una molecola che si trova in natura in molte forme di vita. È possibile trovarla in ogni essere vivente, sia nel regno animale che in quello vegetale.
Ogni organismo utilizza la melatonina, sia esso animale o pianta, compresi molti vegetali destinati a un uso alimentare.
La melatonina è una molecola molto antica, e molti studi concordano nel collocarne l’origine in uno stadio iniziale dell’evoluzione biologica. Si pensa che fosse già presente nel periodo di forti cambiamenti che portarono alla comparsa della vita sulla Terra. La melatonina sembra infatti essere uno dei fattori che abbia reso possibile questo processo di adattamento progressivo alle condizioni ambientali che ha comportato la nascita delle prime forme di vita.

Composizione della melatonina

Il suo nome molecolare è N-acetil-5-metossitriptammina ed è composta da un gruppo acetile e metile. È sintetizzata principalmente dalla ghiandola Pineale, ma anche altri organi e tessuti sono in grado di produrne in parte: la retina per esempio; la mucosa intestinale; i megacariociti e le piastrine.
La ghiandola Pineale, oltre a essere l’organo preposto a produrla, ha anche il ruolo di inibirne e favorirne la produzione con il variare della luce nell’arco della giornata. L’attività dell’epifisi (ghiandola Pineale) è influenzata dalla retina, o meglio, dalla rilevazione di luce percepita all’esterno. Quando siamo esposti a fonti di luce (solare, ma anche luce proveniente da fonti artificiali) la produzione di melatonina è inibita, e si mantiene su livelli molto bassi. Nelle ore di buio aumenta e varia nel corso della notte.

Effetti della melatonina

Gli effetti della melatonina sono molteplici. La sua origine antica e la sua struttura ciclica, da un punto di vista di struttura molecolare, lasciano spazio a molte ipotesi. Quello che oggi si può dire di questa molecola – che sembra aver reso possibile la vita sulla terra e dunque preziosa sotto molti aspetti – è che favorisce il ritmo sonno veglia. La produzione endogena (interna, da parte della ghiandola Pineale) di melatonina nelle ore di buio ha il ruolo fondamentale di concorrere a predisporre il fisico al riposo.
L’assunzione esogena (attraverso integrazione alimentare) di melatonina supporta questo processo

 Riduce il tempo necessario a prendere sonno

Le osservazioni e gli studi condotti in quest’ambito, hanno reso evidente che i livelli più alti di melatonina si riscontrano in una fase precisa della notte. Questo picco notturno di produzione avviene generalmente tra l’una e le tre, nella fase del sonno profondo, e costituisce un messaggio che induce il corpo ad abbandonarsi al riposo, necessario al recupero delle enerigie disperse nel corso della giornata, e ai processi di ripristino con cui il corpo è in grado di rigenerarsi e autoripararsi
L’assunzione esogena di melatonina favorisce questo processo riducendo il tempo necessario a prendere sonno, sia in condizioni normali, sia quando (soprattutto quando) il raggiungimento di questa fase è ostacolato da condizioni di stress, lunga esposizione a fonti luminose e molti altri fattori.

Regola il ritmo biologico sonno veglia

La produzione di melatonina subisce l’influenza della rilevazione da parte delle cellule che nel nostro corpo sono deputate a recepire la luce. La sintesi interna della melatonina è inibita dalla luce. Per questo, quando per lavoro o per viaggi di piacere siamo portati a muoverci attraverso i diversi fusi orari, i ritmi sonno veglia possono subire un’alterazione più o meno marcata.
L’assunzione esogena di melatonina contribuisce, in questi casi, a mantenere il corpo sincronizzato alla ciclicità fisiologica dei ritmi biologici che regolano le fasi del sonno e della veglia.


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