29/11/2021 - Sei Gufo o Allodola?
I gufi sono le persone che faticano la mattina ad alzarsi, e di solito finiscono per fare le ore piccole, dato che la sera e la notte sono i momenti in cui si sentono più attivi e produttivi. Poi ci sono le allodole, quelli che si svegliano all’alba e senza alcuna fatica si mettono in moto, salvo poi andare a letto la sera molto presto.
Quella di “gufi” e “allodole” è un’etichetta entrata nel linguaggio popolare ma utilizzata anche dagli scienziati che si occupano di cronobiologia, lo studio delle variazioni dei ritmi biologici dell’organismo. Sembra che ci sia una componente genetica, ma probabilmente dipende anche dalla personalità e dallo stile di vita.
Tenete però presente che la maggior parte delle persone è di tipo misto e non risponde del tutto alla descrizione del gufo o a quella dell’allodola.
Fino ad oggi, si ignora il motivo per cui i gufi siano in maggioranza ciò potrebbe dipendere dai geni, è tuttavia possibile anche che la luce artificiale incida sul nostro comportamento e ci tenga svegli di sera.
Un po' di storia:
Ci sono voluti due scienziati della seconda metà degli anni Settanta, Jim Horne e Olov Ostberg, inglese il primo, svedese il secondo, a dare un tocco di scienza a quello che sembrava semplicemente un'attitudine individuale. Essi idearono un semplice questionario di auto-valutazione basato su 19 quesiti, ciascuno con un punteggio, denominato Morningness-Eveningness Questionnaire (MEQ), grazie al quale la somma del punteggio finale consentiva di identificare cinque categorie di individui: gufi puri, allodole pure, intermedi, gufi moderati e allodole moderate.
Il fatto è che l'uomo, a differenza degli animali che sono tenuti a regolare le proprie attività in base a stimoli di natura ambientale, è molto più complesso e oltre ai fattori genetici, biologici e ambientali, deve tenere conto anche di fattori comportamentali e sociali.
Grossolanamente, a livello di popolazione generale, si può dire che i cronotipi rispettino una distribuzione secondo una curva gaussiana, dove la grande maggioranza ricade nella categoria intermedia (magari con una propensione verso l'uno o l'altro degli estremi), e "gufi" e "allodole" sono compresi in circa il 20-30%.
Va detto inoòtre che il cronotipo non è affatto fisso e immutabile, ma varia per esempio con l'età (i giovani tendono a essere più "gufi", gli anziani più "allodola"). Inoltre, tutta una serie di fattori, sia ambientali (inteso anche in senso logistico, per esempio se un luogo è più o meno illuminato) sia sociali (attività lavorativa, esigenze di famiglia ecc.) giocano un ruolo importante nel definire o modificare un cronotipo.
Il test MEQ abbina a ciascun gruppo gli orari del risveglio e del momento di coricarsi. Dunque un gufo puro è quello che va a dormire tra le 2 e le 3 di notte e si sveglia tra le 10 e le 11.30 del mattino. Un gufo moderato invece si corica tra mezzanotte e tre quarti e le 2 per poi alzarsi tra le 8.30 e le 10. Nel gruppo intermediale, nè gufi ne allodole, si collocano coloro che vanno a dormire tra le 22.45 e le 00.45 e si alzano tra le 6.30 e le 8.30. Tra le allodole, quelle moderate sono sotto le coperte già tra le 21.30 e le 22.45, per cominciare poi la giornata tra le 5 e le 6.30. Poi ci sono le (rare) allodole pure che non più tardi delle 21.30 sono già con la testa sul cuscino, ma in compenso si svegliano tra le 4 e le 5 del mattino. Il test avverte infine che addormentarsi abitualmente prima delle 21 o dopo le 3 di notte, così come svegliarsi dopo le 11.30 potrebbe richiedere l’aiuto di un esperto per migliorare la regolazione del ciclo tra sonno e veglia anche con il supporto di sostanze fisiologiche come la melatonina.